non ci sento ma mi vergogno

“Non ci sento bene, ma mi vergogno”: uno studio svela perché molti evitano i controlli dell’udito

Secondo una recente ricerca condotta da TympaHealth, più di un terzo degli adulti nel Regno Unito evita di sottoporsi a controlli dell’udito. Il motivo? Vergogna, stigma sociale e poca consapevolezza. Un dato allarmante, che fa luce su quanto sia ancora tabù parlare di perdita uditiva, soprattutto tra i più giovani.

Non vogliono gli apparecchi acustici

Lo studio ha coinvolto oltre 1.000 persone dai 18 anni in su. Tra i risultati principali emerge che il 35% ha avuto problemi di udito, ma lo stesso numero non ha mai fatto un controllo specifico. Perché? Il 31% ha dichiarato di sentirsi in imbarazzo all’idea di dover portare un apparecchio acustico. Questa preoccupazione è ancora più forte nei giovani: il 38% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha detto che si sentirebbe a disagio.

Il problema non è solo fisico, ma anche psicologico. Il 56% delle persone coinvolte ha ammesso che i problemi uditivi hanno avuto effetti negativi sul proprio benessere mentale. E più della metà (53%) ha detto che, a causa delle difficoltà a sentire, evita a volte o spesso le situazioni sociali, come uscite con amici o eventi pubblici.

Non è solo una questione per vecchi

Secondo il dottor Krishan Ramdoo, fondatore di TympaHealth e chirurgo otorinolaringoiatra, è importante sfatare l’idea che l’udito riguardi solo gli anziani: “La salute dell’orecchio e dell’udito riguarda tutti, a qualsiasi età. Intervenire presto può fare la differenza ed evitare problemi più gravi, come il declino mentale o l’isolamento sociale”.

Infatti, sempre secondo lo studio, il 53% degli intervistati non sapeva che una perdita uditiva non curata può avere effetti negativi anche sul cervello, aumentando i rischi di sviluppare condizioni come la demenza. Questo dato sale addirittura al 63% tra i giovani tra i 25 e i 34 anni.

L’esame dell’udito è più semplice di quanto si pensa

Un altro ostacolo? I tempi d’attesa troppo lunghi per visite specialistiche nelle strutture ospedaliere: in UK il 28% degli intervistati ha indicato questo come un freno importante. Inoltre, molti non sapevano che esistono soluzioni più semplici e vicine: ad esempio, il 28% non sa che si può fare un controllo dell’udito anche in farmacia.

In Italia esistono diverse soluzioni per eseguire un esame dell’udito di base in modo semplice e veloce. Alcuni medici di base offrono questo servizio, così come tutti gli audioprotesisti e alcune farmacie. In caso di alterazione dell’udito è opportuno rivolgersi a uno specialista audiologo.  

Serve più informazione e consapevolezza

I risultati di questa ricerca inglese rivelano ancora come parlare di problemi di udito è ancora motivo di imbarazzo.

Come afferma l’ingegnere biomedico Luca Del Bo di Del Bo Tecnologia per l’ascolto di Milano “Stigma e imbarazzo oggi non hanno più ragione di esistere. Gli apparecchi sono piccolissimi e a volte quasi invisibili e poi esistono soluzioni come gli occhiali acustici Nuance Audio che sono indistinguibili dagli occhiali solo ottici. Li abbiamo testati e sono efficaci nelle sordità iniziali”.

Controllare l’udito è importante

Prendersi cura dell’udito è importante quanto fare visite agli occhi o controlli del cuore. Il primo passo? Parlare fare uno screening della sordità e sapere che oggi, anche grazie alla tecnologia, è veloce accorgersi se qualcosa non va e facile trovare una soluzione.


Chi è TympaHealth

TympaHealth è una realtà nata nel Regno Unito che unisce medici e tecnologi con l’obiettivo di rendere più accessibili i controlli dell’udito. Il fondatore, il dottor Krish Ramdoo, è un medico con esperienza internazionale che ha deciso di portare la salute dell’udito più vicino alle persone.

Fonte: Hearing Health Matters

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