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Mal d'orecchio

Mal d’orecchio: cause e trattamenti

Il mal d’orecchio, o otalgia, è un problema molto comune che può essere causato da diverse condizioni patologiche. L’otalgia viene distinta in:

  • otalgia primaria (se il dolore auricolare origina all’interno dell’orecchio), causata da patologie a carico dell’orecchio esterno o dell’orecchio medio.
  • otalgia riflessa (se il dolore auricolare origina all’esterno dell’orecchio).

Otalgia primaria dell’orecchio esterno

Tappo di cerume

Il cerume è una sostanza che svolge importanti funzioni di protezione (impedisce l’ingresso di insetti o materiali nell’orecchio), di lubrificazione (riduce la secchezza dell’orecchio esterno) e di difesa da infezioni batteriche e fungine.

L’accumulo di cerume si verifica soprattutto nei periodi di stress, nei mesi estivi, nelle persone che effettuano una scorretta pulizia del condotto o che presentano alcune patologie dell’orecchio esterno (esostosi, osteomi, otiti esterne), nei bambini piccoli, negli anziani e nei portatori di apparecchi acustici.

Infezioni

Le infezioni dell’orecchio esterno possono essere causate da batteri (es. otite esterna), funghi (es. otomicosi) o virus (es. miringite bollosa) e richiedono l’intervento di un medico specialista in grado di prescrivere la terapia più appropriata.

L’otite esterna di origine batterica è più frequente nei mesi estivi e colpisce soprattutto i nuotatori abituali.

L’otomicosi è più comune nei Paesi dal clima caldo/umido ed è favorita da un eccessivo utilizzo di corticosteroidi o da alcune condizioni patologiche (es. diabete, immunodepressione da chemioterapici).

La miringite bollosa compare tipicamente dopo un’infezione virale delle vie aeree superiori.

Otalgia primaria dell’orecchio medio

Otite media con effusione (OME):

L’OME è caratterizzata da un timpano integro, dalla presenza di versamento endotimpanico (catarro dietro al timpano) e dall’assenza di segni e sintomi di infezione acuta.

È più frequente nei mesi invernali e nei bambini. Nei bambini l’iperplasia del tessuto adenoideo è il più comune fattore predisponente, e la nasofaringite è la più comune causa di OME. Negli adulti la condizione è molto più rara e la presenza di OME unilaterale persistente può essere causata da un tumore nasofaringeo che comprime o infiltra la tuba di Eustachio.

Otite media acuta (OMA):

L’OMA un’infezione acuta dell’orecchio medio, con raccolta di essudato purulento, in presenza di segni e sintomi di infiammazione. È caratterizzata da un esordio acuto, da un timpano molto arrossato che spesso va incontro a perforazione e otorrea (secrezione). È più frequente in inverno e nei bambini. Nella maggior parte dei casi il meccanismo alla base è il seguente:

  1. infezione delle alte vie aeree (virale);
  2. disfunzione della tuba di Eustachio;
  3. effusione (catarro) nell’orecchio medio;
  4. otite media con effusione (OME);
  5. sovrainfezione batterica dell’effusione endotimpanica (il catarro si infetta);
  6. otite media acuta (OMA).

Otite media cronica

L’otite media cronica è caratterizzata dalla contemporanea presenza di un’infiammazione cronica a carico dell’orecchio medio e di una perforazione timpanica che non manifesta tendenza alla chiusura spontanea.

Si parla di otite media cronica suppurativa attiva se è presente otorrea e di otite media suppurativa non attiva (semplice) se, invece, la cassa timpanica è asciutta. Solitamente è conseguente a un’otite media acuta (OMA) in cui non è avvenuta la chiusura della perforazione timpanica o, più raramente, può essere generata da una perforazione di natura traumatica.

L’otite media cronica colesteatomatosa si distingue per la presenza di un colesteatoma, una massa biancastra di natura infiammatoria, che può portare a gravi complicanze, tra cui vertigini, paralisi del nervo facciale, ascessi cerebrali.

Otalgia riflessa

La peculiarità dell’otalgia riflessa è che il dolore auricolare origina all’esterno dell’orecchio. Le patologie dentarie sono la causa più comune di otalgia riflessa. Tra le diverse cause di otalgia riflessa figurano anche sinusiti, tonsilliti, faringiti e, più raramente, laringiti, esofagiti, angina pectoris e tumori delle alte vie aerodigestive.

Prurito auricolare

Le cause più comuni di prurito auricolare sono:

  • alcune condizioni croniche che colpiscono la cute del condotto uditivo esterno, come la dermatite atopica, la dermatite seborroica, la psoriasi;
  • scarsa produzione di cerume/ scorretta igiene auricolare;
  • infezioni (es. otite esterna, otomicosi);
  • utilizzo di apparecchi acustici (alcune persone possono avere la cute del condotto particolarmente sensibile o manifestare una lieve reazione allergica).

Come curare il mal d’orecchio

Alcune cause di dolore all’orecchio non richiedono l’intervento medico e possono essere risolte con semplici precauzioni quotidiane. Pulire l’orecchio esterno con una salviettina umidificata e non inserire nulla nel condotto uditivo per evitare di spingere il cerume verso la membrana timpanica aiuta a mantenere l’orecchio pulito e sano. In presenza di un tappo di cerume occludente il lume del condotto uditivo esterno, è bene rivolgersi al medico audiologo od otorinolaringoiatra affinché possa rimuoverlo efficacemente e in sicurezza mediante opportuni strumenti.

Le patologie infettive dell’orecchio devono essere sempre valutate da un medico specialista audiologo o otorinolaringoiatra per impostare un adeguato iter diagnostico e terapeutico. Non assumere farmaci senza prescrizione medica perché possono peggiorare alcune condizioni (per esempio le gocce auricolari a base di corticosteroidi aggravano un quadro di otomicosi).

Assicurarsi sempre di rivolgersi a professionisti specializzati per l’acquisto dell’apparecchio acustico e, in caso di prurito auricolare o di otalgia, far riferimento al proprio audioprotesista per una soluzione personalizzata e adeguata alla propria conformazione anatomica.


Disclaimer

Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Le informazioni non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. 

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