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concersazioni apparecchio acustico

Come migliorano le conversazioni con l’apparecchio acustico

Chi ha una perdita uditiva si trova spesso in grande difficoltà a dialogare con altre persone, chiede più volte di ripetere, di alzare il volume della voce e, nella maggior parte dei casi, viene esclusa dalla conversazione.

Chi non indossa l’apparecchio acustico

Spesso chi ha una perdita uditiva, ma non indossa un apparecchio acustico si trova in difficoltà nelle seguenti situazioni:

  1. quando le persone hanno un tono di voce basso o si coprono la bocca con una mano;
  2. nelle conversazioni di gruppo quando più persone parlano contemporaneamente;
  3. quando non si ha la possibilità di guardare in volto il proprio interlocutore e quindi intuire dal movimento delle labbra e dai gesti l’argomento della conversazione;
  4. in casi di scarsa illuminazione e in ambienti rumorosi;
  5. quando i concetti sono formulati in maniera complessa.

La deprivazione uditiva comporta una significativa riduzione delle interazioni sociali, tendenza all’isolamento e alla solitudine, aumento del rischio di sviluppare sindromi ansioso-depressive, aumento del rischio di cadute e di mortalità.

Persone con apparecchio acustico

Le persone che indossano un apparecchio acustico hanno, invece, una vita sociale più attiva, una maggiore predisposizione a condividere momenti comuni e si sentono più sicuri a muoversi in autonomia.

Gestire una conversazione per un portatore di apparecchio acustico non è un problema:

  1. anche se l’interlocutore parla a bassa voce, la comprensione è ottimale;
  2. nelle conversazioni di gruppo le voci vengono percepite in maniera nitida;
  3. non è necessario guardare in volto il proprio interlocutore. Il suono arriva chiaramente da ogni direzione;
  4. anche in situazioni rumorose l’apparecchio acustico amplifica selettivamente la voce del proprio interlocutore e abbassa il brusio di sottofondo;
  5. la comprensione delle parole più complesse avviene in maniera naturale.

Una perdita uditiva anche moderata può indurre una riorganizzazione cross-modale della corteccia uditiva, causata da una progressiva sostituzione delle afferenze uditive con quelle visive e tattili.

La riabilitazione uditiva mediante apparecchi acustici, ove indicata, deve essere effettuata precocemente e non procrastinata, al fine di impedire l’instaurarsi di una plasticità corticale dannosa conseguente alla deprivazione uditiva.

Le persone portatrici di apparecchio acustico presentano, inoltre, una riduzione dell’affaticamento mentale e dello sforzo di ascolto, oltre che un miglioramento della memoria e della qualità di vita, con ripercussioni positive sugli aspetti sociali e relazionali.

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