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cellule ciliate hair cells

A che punto è la ricerca sulla rigenerazione delle cellule ciliate?

Le cellule ciliate cocleari sono delle particolari cellule che svolgono il ruolo di recettori sensoriali. Si trovano all’interno della coclea, organizzate in una struttura che prende il nome di Organo del Corti. Si estendono per tutta la lunghezza della struttura cocleare, dalla base all’apice. Tali cellule hanno il delicato e importante compito di captare le informazioni sonore che arrivano all’orecchio sotto forma di onde vibratorie e trasferirle alle fibre nervose del nervo acustico trasformandole di fatto in impulsi nervosi. Una disfunzione o un danno a carico di queste strutture si traduce in una mancata trasmissione dei suoni dall’orecchio al cervello. Questo può avvenire nella presbiacusia (sordità dovuta all’invecchiamento e alla degenerazione delle cellule ciliate), nella sordità dopo trattamento con farmaci ototossici, nelle ipoacusie da rumore.

In tutte queste condizioni la causa della perdita di udito risiede in un danno alle cellule ciliate del Corti. Al contrario le strutture nervose ed encefaliche sono integre. Basterebbe dunque “curare” queste cellule, facendole tornare in buona salute per riacquistare l’udito perso. Tuttavia finora non esiste alcuna terapia in grado di favorire una rigenerazione di queste strutture e dunque l’unica terapia efficace è l’applicazione di protesi acustiche.

Da anni i ricercatori stanno effettuando diversi studi, cercando una maniera per far rinascere queste cellule tanto piccole quanto importanti. Già nel 2019 un gruppo di ricercatori della Harvard Medical School era riuscita a isolare due proteine (chiamate Myc e Notch1) identificandole come probabili segnali chiave di avvio della rigenerazione cellulare ciliata. Queste molecole (gene progenitore) sarebbero dunque paragonabili a un arbitro che fischia l’inizio della partita in campo.

La ricetta per la rigenerazione delle cellule ciliate

Nel 2023 lo stesso team ha continuato la propria ricerca del “cocktail” perfetto che possa consentire l’avvio e la completa rigenerazione cellulare, ricercando altre molecole indispensabili al mantenimento dei processi rigenerativi. Grazie a questo studio (Reprogramming by drug-like molecules leads to regeneration of cochlear hair cell–like cells in adult mice; Yi-Zhou Quan, Wei Wei e Zheng-Yi Chen. pubblicato il 17 aprile 2023) gli studiosi hanno compiuto passi da gigante e hanno trovato il perfetto mix biologico e molecolare in grado di avviare, mantenere e portare a termine la rigenerazione delle cellule ciliate cocleari. È tuttavia da sottolineare come, nonostante siano state identificate le molecole in grado di attivare Myc e Notch1 e le reazioni ad essi connesse, il risultato ottenuto consiste in una rigenerazione di elementi cellulari non maturi e poco differenziati, paragonabili alle cellule ciliate che si possono ritrovare nella coclea di neonati.

Possiamo dire che, se un importante passo è stato fatto, resta ancora molta strada da fare affinché queste scoperte possano essere applicate alle persone con sordità. È indispensabile che gli studi proseguano per riuscire a identificare i processi in grado di portare all’ottenimento di cellule mature e ben differenziate, localizzate nella loro sede naturale (ossia con le ciglia a contatto con la membrana tectoria) e non a macchia di leopardo lungo la coclea. Inoltre un più lungo periodo di osservazione potrebbe dare importanti risposte circa il tempo di sopravvivenza delle nuove cellule ottenute.

La strada è lunga, ma la ricerca va avanti, e i risultati sono davvero incoraggianti.

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dott.ssa Chiara Amato

Specialista in Audiologia e Foniatria. Si è specializzata con la lode presso l’Università degli studi di Catania e durante il percorso di studi ha approfondito tale disciplina presso l’ospedale Cà Foncello di Treviso, afferente all’Università degli studi di Padova. Si occupa della diagnosi, della cura e della riabilitazione di patologie uditive e di disturbi del linguaggio e della deglutizione.

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