Hai un familiare con la perdita dell’udito? Sicuramente è difficile per lui, ma lo è anche per te. Gestire un genitore, un nonno, che ha problemi a comprendere le conversazioni…

Mascherine: difficoltà di comunicazione per chi ha problemi di udito
“Mi sento come se il mondo mi avesse tappato le orecchie”, afferma Melissa Juling, una giovane donna britannica affetta da sordità.
L’introduzione dell’obbligo delle mascherine praticamente ovunque nel mondo ha reso le comunicazioni delle persone affette da problemi di udito ancora più complicate. Se da una parte sono un valido presidio per ridurre la possibilità di contrarre malattie infettive dall’altra sono un ostacolo alla comprensione.
Chi ha difficoltà uditive trae molto vantaggio dalla lettura del labiale e dalle espressioni del volto delle persone con cui sta parlano per meglio comprendere ciò che viene detto. Ma quando la bocca e parte del viso sono potetti da una mascherina la comunicazione diventa sempre più difficile. E non parliamo semplicemente delle conversazione tra persone, ma pensiamo anche alle difficoltà di una persona ricoverata in ospedale, che non può nemmeno avere il supporto e l’aiuto di un parente. In questi casi la situazione comunicativa può davvero complicarsi.
I rischi di isolamento
L’associazione britannica Action on Hearing Loss ha sensibilizzato sul fatto che le persone con perdita uditiva potrebbero sentirsi “ancora più isolate e spaventate in un momento già difficile”.
Karen Robson, di Action on Hearing Loss, ha detto: “Sentiamo molte preoccupazioni da parte della comunità dei sordi e anche di chi ha perdite dell’udito da moderate a gravi. Molte persone sorde o che hanno problemi di udito si affidano molto ai segnali visivi per una comunicazione efficace, comprese le espressioni facciali e la lettura delle labbra. Essere in grado di leggere il labiale e le espressioni facciali è vitale per coloro che comunicano attraverso il linguaggio dei segni “.
Sordità e ospedale
Il Covid-19 colpisce prevalentemente le persone anziane e con oltre il 70% degli over 70 che soffrono di perdita dell’udito, questi hanno una maggiore probabilità di finire in ospedale affetti dal coronavirus.
Lì possono avere problemi di comunicazione simili con infermieri e medici che indossano dispositivi di protezione individuale, a causa dell’impossibilità di leggere le labbra le espressioni,senza contare il rumore di sottofondo delle attrezzature e macchinari. Se a questo si aggiunge l’impossibilità di avere accanto un familiare per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, la situazione delle persone ricoverante in ospedale si complica ulteriormente.
In diverse nazioni si sono intraprese azioni per aiutare le persone con problemi di udito in questa difficile emergenza. Ad esempio il governo del Regno Unito ha dichiarato di sostenere CARDMEDIC, uno strumento di comunicazione digitale gratuito nato in epoca Covid-19 per migliorare il trasferimento di informazioni vitali ai pazienti malati o in condizioni critiche ricoverati in ospedale. Si tratta di un compendio dalla A alla Z di parole progettati nello stile delle carte illustrate, ma digitali. Un valido aiuto per chi ha problemi di udito, amplificati dall’uso di mascherine.
Sempre nel Regno Unito, Action on Hearing Loss ha detto di aver riorientato l’attenzione per affrontare le sfide, e sta promuovendo consigli di comunicazione che includono la riduzione dei rumori di fondo, la scrittura, il contatto visivo e l’uso di gesti semplici.
Ha lanciato un appello per fornire agli ospedali attrezzature che consentano una facile comunicazione per i pazienti e il personale con perdita dell’udito.
Le mascherine trasparenti
Per facilitare la comunicazione sono state pensate e progettate anche delle mascherine con una finestra trasparente attraverso la quale è possibile vedere la bocca e quindi leggere il labiale.
È notizia recentissima, che siano in preparazione mascherine chirurgiche completamente trasparenti e in più biodegradabili. L’idea della mascherina trasparente è nata dall’epidemia di Ebola in Africa, quando gli operatori sanitari completamente coperti si attaccavano una propria foto sulle tute protettive per farsi riconoscere da colleghi e pazienti. La mascherina si chiamerà Hellomask ed è stata progettata dagli scienziati del Politecnico di Zurigo ‘EPFL’ insieme con l’EssentialTech Center.
Come possiamo aiutare le persone a capire meglio?
Se indossate una mascherina e state parlando con qualcuno che ha problemi di udito potete usare qualche piccolo accorgimento:
- Parlate il più chiaramente possibile, evitate toni sommesse ma allo stesso tempo non parlate troppo forte
- Parlate un po’ più lentamente del normale, ma anche in questo caso non troppo lentamente. È più difficile interpretare le parole mancanti se ci vuole troppo tempo per ascoltare l’intera frase.
- Cercate di mostrare le espressioni attraverso gli occhi
- Se possibile cercate di scrivere le parole, su un foglio, su un post-it su un tovagliolo. Questo aiuta la conversazione.
