L'intervento per l'impianto cocleare viene eseguito in anestesia generale da un medico chirurgo otorinolaringoiatra o audiologo. L'idoneità all'intervento deve essere valutata tramite una serie di esami di tipo clinico. Gli…
Teleassistenza a distanza nei portatori di impianto cocleare: un risparmio di tempo e denaro
Le applicazioni di telemedicina che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia da Covid-19 sono ancora un valido strumento e possono essere applicate con successo in alcuni ambiti.
È il caso Remote Check un servizio pensato da Coclear, azienda produttrice di impianti cocleari, che consente ai pazienti di fare controlli ospedalieri e di routine tramite app.
“Remote Check” di Coclear è la prima applicazione di teleassistenza asincrona per portatori di impianti cocleari, cioè non richiede la presenza di un medico collegato a distanza, ma gli esami vengono realizzati in autonomia dai pazienti e poi trasmessi per via telematica.
Infatti, i servizi di teleaudiologia più comuni sono quelli sincroni, in cui il medico conduce una visita a distanza con il paziente tramite videochiamata in tempo reale. Sebbene i servizi sincroni aiutino a superare le barriere della distanza per il paziente, la quantità complessiva di tempo speso dai medici per ogni appuntamento è la stessa di un appuntamento in clinica, se non di più. Inoltre, richiede la disponibilità da parte del paziente di tecnologie avanzate e di connettività internet senza interruzioni per consentire la videoconferenza.
I servizi asincroni, invece, in cui il paziente completa da solo alcuni compiti o test a suo piacimento e poi li invia al medico per l’analisi off-line, possono aiutare a superare le barriere tecnologiche oltre a quelle della distanza. L’uso di questionari ed esami in autonomia sono i metodi asincroni più semplici della teleaudiologia. Si sono rivelati utili anche per ridurre al minimo qualsiasi impatto psicologico dei pazienti, senza la pressione di una visita in presenza con un medico.
Infatti, i pazienti che hanno raggiunto un livello uditivo stabile tendono a cancellare gli appuntamenti di follow-up programmati in clinica anche a causa delle distanze e dei costi, con impatti negativi sulla salute dell’udito. Tutto questo è peggiorato a partire dalla pandemia Covid-19, con una diminuzione degli appuntamenti di controllo.
Una ricerca per valutare l’impatto dei controlli a distanza
Per questo motivo i ricercatori dell’Unità di Otorinolaringoiatria dell’Università di Verona, guidati dal dott. Marco Carner hanno voluto realizzare uno studio prospettico di 12 mesi su 80 portatori di impianto cocleare per testare l’esperienza personale nell’utilizzo dell’applicazione “Remote Check”
I risultati dello studio hanno dimostrato differenze minime o nulle tra check-up remoti e in presenza. L’applicazione Remote Check a domicilio ha raggiunto gli stessi risultati clinici delle sessioni in ambulatorio in 79 su 80 partecipanti
Gli ottanta pazienti volontari che hanno partecipato allo studio avevano un’età compresa tra 20 e 77 anni, di cui 37 donne e 43 uomini. I criteri di inclusione richiedevano di essere portatori di impianto cocleare recente prodotto da “Cochlear” e compatibile con l’applicazione Remote Check. L’impianto doveva essere installato da almeno 36 mesi e i pazienti dovevano avere un udito stabile da almeno 12 mesi con una soglia di riconoscimento vocale stabile al 50-70%. I criteri di esclusione erano invece la disabilità o altre condizioni mediche quali disturbi visivi, disturbi del neurosviluppo, deficit cognitivi che avrebbero limitato l’uso dell’applicazione Remote Check.
Le funzioni dell’app Remote Check
L’app Remote Check ha permesso ai partecipanti allo studio di eseguire in autonomia esami come l’audiometria tonale e vocale. Inoltre, l’applicazione comprendeva anche test automatizzati di impedenza dell’impianto, attività di data log per la raccolta dei dati sull’utilizzo dell’impianto, la diagnostica del processore del suono, una sezione per raccogliere le foto dell’impianto cocleare e un questionario.
Ogni 4 mesi i pazienti sono stati invitati a eseguire in autonomia i test vocali e tonali, a fotografare le aree dell’impianto sotto la bobina, e il condotto uditivo esterno. Infine, dovevano completare un questionario.
Contemporaneamente il controllo automatico dell’impedenza dell’impianto consentiva di rilevare eventuali modifiche agli elettrodi e alla loro efficacia rispetto al controllo precedente. Infine, la app Remote Check forniva i dati di utilizzo dell’impianto cocleare come il tempo trascorso in uso e in standby, l’utilizzo di accessori in streaming per consentire un esame a distanza del suo corretto funzionamento.
I dati ottenuti a casa sono stati caricati in automatico tramite cloud, per l’esame da parte del medico. Dopo aver completato la revisione, il medico comunica al portatore di impianto cocleare i risultati finali ed eventuali ulteriori raccomandazioni, compreso, se necessario, un appuntamento in clinica.
Risultati dello studio
La facilità e la velocità con cui i portatori di impianto cocleare hanno potuto eseguire la valutazione tramite l’app Remote Check ha garantito un monitoraggio continuo e costante dei pazienti.
Inoltre, la maggior parte dei partecipanti ha dichiarato di preferire l’applicazione Remote Check autogestita come strumento di follow-up rispetto alle valutazioni in clinica.
L’esperienza positiva riportata in questo studio con 80 pazienti evidenzia chiaramente che gli utilizzatori di impianto cocleare con un udito stabile dovrebbero utilizzare applicazioni di controllo remoto a casa come strumento di check-up di routine dell’udito, in sostituzione dei controlli in clinica, con notevoli risparmi di tempo e denaro da entrambe le parti.