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Domande frequenti sull’impianto cocleare

Chi porta l’impianto quali precauzioni deve avere?

Quando si lava i capelli non sfregare con troppa forza la zona chirurgica, non bagnare la parte esterna dell’apparecchiatura, anche se oggi esistono protezioni che consentono anche l’uso in piscina, non farla cadere o lasciarla vicino a fonti di calore. Dal punto di vista clinico l’impianto permette di sottoporsi a risonanza magnetica e altri esami analoghi con qualche precauzione.

Posso fare attività sportiva?

Sì, se gli sport non comportano urti al capo. Solo per alcuni sport, come il nuoto o il salto, è indispensabile togliere la parte esterna.

Quanto costa l’impianto?

Circa 20.000 euro, ma per i cittadini italiani viene fornito a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale così come la riabilitazione. Le riparazioni fuori garanzia sono ad oggi a pagamento.

Quanti anni dura l’impianto?

In teoria per tutta la vita. Il materiale che costituisce la parte interna dell’impianto non è soggetto a usura ed è compatibile con i tessuti circostanti. I progressi tecnologici riguardano sostanzialmente la parte esterna, suscettibile di una migliore strategia di codifica e di miniaturizzazione. In tal caso il paziente potrà beneficiare di questi elementi mediante una semplice sostituzione del processore esterno ogni 5 anni. Nella nostra esperienza clinica ci sono pazienti che hanno eseguito l’impianto da oltre 20 anni senza mai riscontrare problemi della parte interna.

I guasti all’impianto sono frequenti?

No, sono dell’ordine del 2% e quasi sempre a carico della parte esterna. Un guasto alla parte interna che è rarissimo comporta un nuovo intervento chirurgico.

Si può prevedere il beneficio dell’impianto?

Solo in parte, perché molti sono i fattori che ne condizionano il risultato.
Fattori positivi certi:

  • il momento di insorgenza della sordità (a favore delle persone diventate sorde);
  • la durata della sordità (che deve essere breve);
  • la causa della sordità;
  • la quantità di fibre nervose residue nell’orecchio interno (sopravvivenza neurale);
  • il numero di elettrodi inseriti;
  • il loro posizionamento nella coclea.

E nel bambino:

  • l’età al momento dell’impianto (più precoce è l’intervento migliori sono i risultati);
  • il tipo e la frequenza di riabilitazione;
  • il supporto famigliare.

Il numero di elettrodi di cui un impianto è dotato influisce sulle sue prestazioni?

No. E’ importante che per ogni impianto sia introdotto nella coclea il maggior numero di elettrodi e che questi siano regolati in modo tale da trasmettere sensazioni diverse in frequenza.

C’è un limite di età per l’impianto?

No. Sono stati impiantati bambini di 8/10 mesi e anziani di 85 anni.

Perché è importante impiantare precocemente un bambino nato o diventato sordo nei primi anni di vita?

Perché i primi anni di vita sono i più importanti per lo sviluppo non solo del linguaggio, ma anche di tutte le funzioni neurosensoriali; questo periodo rappresenta infatti la fase di massima plasticità cerebrale. Quindi i risultati ottenibili con l’impianto sono migliori.

Quali suoni e rumori dell’ambiente potrò sentire?

Tutti: i passi, le voci, il trillo del telefono, il campanello della porta, le sirene, i fischi, il cinguettio degli uccelli, il vento, ecc.

Come sentirò la mia voce?

Diversa da come lei la ricorda (se è diventato sordo). Dopo qualche settimana in modo più naturale; il sistema uditivo si adatta molto facilmente a questi nuovi parametri acustici.

Come sentirò la voce degli altri?

I pazienti impiantati diventati sordi dicono che il timbro della voce altrui è normale.

L’impianto aiuta a controllare la propria voce?

Sì. Il soggetto è in grado di capire se parla troppo forte o piano e di adattare la propria voce al rumore ambientale.

La voce del bambino sordo dalla nascita si modifica con l’impianto?

Più ci si allontana dalla data di nascita più lenti sono i miglioramenti. Il bambino impiantato precocemente (12/18 mesi) impara spontaneamente, tramite l’impianto, a controllare non solo la propria voce ma anche l’articolazione.

Posso usare il telefono?

Si. Il beneficio dell’impianto rispetto al telefono è variabile da persona a persona ma sempre presente. Oggi, grazie alla tecnologia wifi è possibile utilizzare l’impianto come auricolare del telefono cellulare.

Posso seguire meglio la televisione?

Sì. La tecnologia wireless trasmette l’audio di televisione e radio direttamente all’impianto cocleare senza interferenze.

Posso apprezzare la musica?

La musica viene percepita bene.

L’impianto può avere effetti positivi sull’acufene?

Certo. Proprio attraverso la stimolazione fornita dall’impianto è possibile seguire la terapia di riallenamento all’acufene, la Tinnitus Retraining Therapy (TRT) secondo le stesse modalità utilizzate per i pazienti con apparecchio acustico. I due terzi dei pazienti riferiscono la scomparsa dell’acufene con l’attivazione dell’impianto.

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