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Tutti vogliono gli apparecchi acustici Bluetooth, perché?
Il Bluetooth è la tecnologia di comunicazione senza fili a corto raggio, sviluppata per consentire la connessione e lo scambio di dati. La troviamo in tantissimi dispositivi elettronici: primi tra tutti gli smartphone, ma anche computer, televisori, altoparlanti.
Ma cominciamo dall’inizio:
Quando è nato il Bluetooth
La tecnologia è stata ideata dalla società svedese Ericsson, con l’obiettivo di sostituire i cavi di connessione tra dispositivi mobili e accessori. Successivamente, diverse aziende hanno collaborato alla sua standardizzazione: IBM, Intel, Nokia e Toshiba si sono unite a Ericsson per formare un consorzio chiamato Bluetooth Special Interest Group (SIG), fondato ufficialmente nel 1998. Questo gruppo ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo e nella diffusione della tecnologia, garantendo la compatibilità tra diversi produttori.
Applicazioni del Bluetooth
Il Bluetooth ha trovato impiego in una vasta gamma di applicazioni:
- Comunicazione tra dispositivi mobili: collegamento tra smartphone, tablet, computer e accessori come cuffie, altoparlanti, tastiere, e mouse senza fili.
- Dispositivi indossabili e fitness: i dispositivi come smartwatch, tracker di attività fisica e dispositivi di monitoraggio della salute usano il Bluetooth per sincronizzare dati con le app dei telefoni.
- Industria e medicina: in ambito industriale, viene usato per monitorare macchinari e per applicazioni di tracciamento in spazi ridotti; in ambito medico, è utilizzato per collegare dispositivi di monitoraggio della salute come glucometri e apparecchi per la pressione arteriosa ai software di monitoraggio.
- Domotica e Internet of Things (IoT): in casa, il Bluetooth è presente in molti dispositivi per la casa intelligente (smart home), come serrature intelligenti, termostati, lampadine, e assistenti vocali, consentendo il controllo remoto e l’automazione.
- Automotive: nella maggior parte delle automobili di nuova produzione, il Bluetooth consente la connessione tra il veicolo e lo smartphone, permettendo chiamate in vivavoce, streaming audio e integrazioni con assistenti vocali.
Apparecchi acustici Bluetooth
Il Bluetooth è stato ntrodotto negli apparecchi acustici a partire dal 2004, grazie alla creazione della tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE). Questa innovazione ha risolto alcuni problemi tecnici significativi che ostacolavano l’applicazione del Bluetooth tradizionale negli apparecchi acustici, come l’alto consumo di energia e la necessità di sincronizzare due dispositivi in modo efficiente. La BLE ha permesso di ridurre drasticamente il consumo energetico e di trasmettere audio in streaming senza latenza, aprendo la strada agli apparecchi acustici wireless moderni.
Oggi, gli apparecchi acustici Bluetooth consentono di connettersi a smartphone, TV, lettori musicali e altri dispositivi, offrendo streaming audio diretto e una personalizzazione del suono migliorata. Questa tecnologia ha rivoluzionato l’esperienza d’uso, rendendo più semplice partecipare a chiamate telefoniche, ascoltare musica o guardare la televisione.
I vantaggi del Bluetooth negli apparecchi acustici
Gli apparecchi acustici Bluetooth offrono un’esperienza personalizzata, permettendo di gestire il volume trasmesso dalla TV agli apparecchi separatamente dal volume dell’ambiente. È possibile ascoltare musica, parlare al telefono e guardare video con audio trasmesso direttamente agli apparecchi, migliorando la qualità sonora e riducendo distorsioni.
La connessione wireless consente di passare facilmente tra dispositivi come smartphone e TV. Con un’app, si possono regolare impostazioni senza toccare gli apparecchi. Compatibili con Android e iOS, garantiscono un ascolto ottimale e una connessione continua per vivere meglio la quotidianità.
L’uso del Bluetooth negli apparecchi acustici offre numerosi vantaggi, rendendo l’esperienza dell’udito più personalizzata e connessa. Questi i principali benefici:
1. Connettività diretta con altri dispositivi
- Smartphone e Tablet: Gli apparecchi acustici con Bluetooth possono connettersi direttamente a dispositivi mobili per chiamate telefoniche, musica, video e notifiche, migliorando la comodità e la qualità dell’audio.
- TV e Altri Accessori: È possibile collegarli a televisori o trasmettitori Bluetooth per un audio nitido, bypassando i rumori ambientali.
2. Controllo tramite app
Molti apparecchi acustici Bluetooth sono compatibili con applicazioni per smartphone, consentendo agli utenti di:
- Regolare il volume
- Cambiare i programmi di ascolto
- Monitorare lo stato della batteria
3. Praticità e discrezione
Grazie al Bluetooth, è possibile rispondere direttamente alle telefonate dall’apparecchio acustico per effettuare chiamate a mani libere. È possibile anche ascoltare la tv o la musica al volume desiderato senza disturbare o interferire con le attività di chi ti sta vicino.
Il Bluetooth trasforma gli apparecchi acustici in dispositivi multifunzione, migliorando non solo l’udito ma anche la connettività nella vita quotidiana.
Auracast™: l’ultima evoluzione del Bluetooth a bassa energia
La tecnologia Auracast™ è una funzionalità avanzata del Bluetooth introdotta con lo standard LE Audio (Low Energy Audio), che consente di trasmettere audio in broadcast a più dispositivi contemporaneamente, eliminando la necessità di connessioni uno-a-uno tipiche del Bluetooth tradizionale. Funziona in modo simile a una “stazione radio”, dove i dispositivi riceventi possono sintonizzarsi su un flusso audio trasmesso da una sorgente, come uno smartphone, un tablet o un trasmettitore pubblico.
I vantaggi della tecnologia Auracast™ sono notevoli anche per le persone con problemi di udito:
- Condivisione audio: consente di condividere audio con più persone vicine, come in una “silent disco”, dove ciascun utente può ascoltare con i propri auricolari.
- Accessibilità negli spazi pubblici: permette di ascoltare il sonoro di televisori, annunci o contenuti audio in luoghi come aeroporti, palestre o stazioni, superando il rumore ambientale.
- Supporto per l’Udito: offre un aiuto prezioso per le persone con problemi uditivi, consentendo loro di accedere direttamente all’audio da sistemi pubblici, teatri o luoghi di culto. Questa tecnologia supporta anche flussi audio multilingue.
In pratica la tecnologia Auracast™ permette ad esempio di accedere a trasmissioni audio senza disturbare l’ambiente, in spazi pubblici, come sale d’attesa o palestre o ancora migliora l’esperienza per eventi di gruppo e visite guidate, offrendo ascolto sincronizzato su dispositivi personali.
Tutti gli apparecchi acustici di ultima generazione consentono l’integrazione con Auracast™ per un’esperienza uditiva ancora più immersiva.
Quali sono i migliori apparecchi acustici con tecnologia Bluetooth?
I più recenti apparecchi acustici che utilizzano la tecnologia Bluetooth sono:
1. Starkey Genesis AI
2. Oticon Intent
3. Philips HearLink 50
4. ReSound Nexia
Curiosità: il nome ‘Bluetooth’ lo si deve a un re svedese
Il nome deriva dal re danese del X secolo, Harald “Bluetooth” Gormsson, noto per aver unificato la Danimarca e la Norvegia, un’immagine che ben si presta alla tecnologia, pensata per “unificare” dispositivi diversi, rendendoli interoperabili.
Il nome “Bluetooth” è stato proposto da Jim Kardach, un ingegnere di Intel, ispirato dalla figura storica del re Harald. L’idea era quella di simboleggiare l’obiettivo della tecnologia, ovvero “unificare” dispositivi di comunicazione provenienti da marchi e produttori diversi.
Il re danese Harald Gormsson era soprannominato “Bluetooth” per una caratteristica fisica particolare. Secondo alcune fonti storiche, Harald aveva un dente che appariva bluastro o scuro, probabilmente a causa di un’infezione o di un danno. In danese antico, il soprannome “Blåtand” significava infatti “dente blu” (o “dente scuro”) e si riferiva proprio a questa caratteristica distintiva.
Il soprannome è rimasto nella memoria storica per secoli, anche perché Harald Bluetooth è noto per aver unificato diverse tribù danesi e norvegesi sotto un’unica corona, portando stabilità alla regione e introducendo il Cristianesimo nei territori che governava. Proprio per il suo ruolo di “unificatore,” il suo nome è stato scelto dagli sviluppatori del Bluetooth, che hanno visto in lui una metafora per la tecnologia, ideata per “unificare” i dispositivi digitali, consentendo loro di comunicare senza fili.
Il soprannome di Harald Gormsson, re danese del X secolo, tradotto come “Bluetooth” (dente blu), è stato oggetto di diverse interpretazioni. La spiegazione più accreditata è che egli avesse un dente scurito, forse per una carie o un problema dentale, che poteva apparire di un colore bluastro o nero. Questa ipotesi è supportata da fonti storiche che menzionano il suo aspetto fisico distintivo.
Un’altra teoria più curiosa ma meno verificata è che il soprannome potesse derivare dalla sua passione per i mirtilli, il cui consumo abbondante potrebbe aver lasciato tracce visibili sui denti, contribuendo a questo appellativo. Una terza ipotesi suggerisce che lui e i suoi uomini colorassero i denti di blu per motivi simbolici o rituali prima delle battaglie.
Queste ipotesi restano speculative, ma la più semplice e plausibile è quella legata a un dente malato o scurito naturalmente.