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Apparecchi acustici invisibili. Belli, ma non per tutti
Si nascondono nell’orecchio
Con apparecchio acustico “invisibile” si intende un dispositivo che si applica interamente nel condotto uditivo per non essere praticamente visibile dall’esterno. Endoauricolare è il termine tecnico per questa categoria di protesi acustiche che utilizzano circuiti molto simili alle sorelle “esterne”, retroauricolari, da posizionare dietro al padiglione dell’orecchio. Gli endoauricolari possono essere a inserzione più o meno profonda, dalle CIC (Completely-In-the-Canal) che hanno una parte visibile, anche se con fatica, alle più profonde e discrete IIC (Invisible-In-the-Canal), sino agli apparecchi semi fissi, la cui applicazione può essere fatta solo con l’ausilio di un microscopio audiologico.
Come si applica l’apparecchio endoauricolare
Primo passo verso un apparecchio acustico endoauricolare è la presa del calco del condotto auricolare, detta impronta, che si esegue iniettando con una siringa una pasta a base siliconica che si solidifica in qualche minuto. L’impronta auricolare viene scansionata e digitalizzata per permettere ai tecnici di adattare, con la modelizzazione computerizzata, le dimensioni del circuito e della pila alla morfologia dell’orecchio. Quindi il modello viene inviato a una stampante 3D per la realizzazione automatica della parte esterna, il cosidetto guscio. Poi il tecnico termina l’apparecchio acustico inserendo nel guscio i componenti elettronici e il portapila.
Nelle applicazioni “invisibili” la pila è piccolissima e l’alloggiamento nell’orecchio non consente la connessione wi-fi diretta. Le prestazioni in termini di amplificazione ed elaborazione dei suoni sono paragonabili agli altri modelli esterni anche se per le sordità gravi e profonde è sempre consigliabile una protesi di potenza retroauricolare.
Vantaggi e svantaggi degli apparecchi acustici invisibili
Gli apparecchi acustici “invisibili” hanno il vantaggio dell’estetica, ma proprio per il loro posizionamento presentano alcune controindicazioni. L’apparecchio di fatto chiude il condotto auricolare imprigionando i suoni tra l’apparecchio acustico e il timpano. Ciò può creare un ascolto rimbombante e troppo ricco dei suoni esterni e della propria voce, particolarmente evidente nelle sordità lievi.
Gli apparecchi acustici invisibili sono imbattibili per l’estetica, ma richiedono un periodo di adattamento di qualche mese, non sempre soddisfacente per il paziente. Per questo motivo l’audioprotesista deve illustrare bene al paziente i vantaggi e i punti deboli degli apparecchi acustici endoauricolari, per evitare motivi di insoddisfazione.